Il 2025 si era detto fin dalle prime avvisaglie, sarebbe stato un anno ricco di novità su più fronti, un modo per riuscire a fronteggiare situazioni di grande emergenza ma anche di grandi criticità alla luce che non tutte le famiglie italiane se la passano bene, sotto ogni punto di vista. Insomma, le novità erano in aria e ora pare che si stiano anche concretizzando.
E la cosa ancora più allettante è che queste novità vertono più che altro sul fronte dell’aiuto concreto nei confronti di quelle famiglie con disabili o familiari inabili a qualsiasi tipo di attività o prestazione autonoma. Si parla sempre tanto di abbattere le barriere che limitano spostamenti e anche i più semplici movimenti, ma di fatto si continua a fare poco.
Infatti, non bastano scivoli sui marciapiedi e accessi agevolati negli edifici pubblici, perché, alle volte, quello che manca davvero è soprattutto la mentalità, ovvero il fatto di provare empatia, immedesimandosi in tutto quello che può essere ovviamente il rapporto con l’esterno e con la società. Ed ecco che cominciano piano piano a palesarsi alcune soluzioni.
I caregiver: la vera salvezza!
I caregiver sono tutti quelli che ogni giorno si prendono cura di un disabile; che si tratti di un genitore, di un figlio o di un qualsiasi altro familiare, questa figura è davvero indispensabile e spesso, per stare accanto a chi ha bisogno, mette in secondo piano la propria quotidianità e il proprio lavoro, a proprio svantaggio e dovendo anche scegliere il più delle volte tra il lavoro e la cura del disabile.
Lo Stato italiano a questo punto ha deciso quindi di migliorare anche il rapporto di questa figura con la società, rendendola sicuramente più forte dal punto di vista economico, con aiuti economici importanti e sostanziosi, e spronandola a continuare a rendersi utile per chi accanto a lei non abbia la sua stessa fortuna (una questione questa che comunque resta piuttosto scontata).
L’obiettivo è quindi sempre di tipo di economico. Perché, diciamoci la verità: l’amore e l’interesse per una persona che sta male sicuramente ci spinge a mettere in secondo piano ogni cosa, ma è importante comunque avere delle entrate economiche che permettano di fronteggiare acquisti di sostegni pratici o di programmare anche visite a pagamento senza il pensiero di non chiudere il mese.
Legge 104: cosa cambia
Un altro elemento importante, che è sia una conferma del problema che il malato ha addosso sia anche un aiuto di tipo economico per sé e la propria famiglia ovviamente è garantito dalla Legge 104, così tanto ricercata e acclamata dal pubblico al punto tale che non si valuta da sempre in un miglioramento, spesso non totalmente raggiunto.
Nel 2025, invece, sono previsti cambiamenti importanti, a cominciare dall’aiuto concreto di un familiare che si occupa del malato, quindi del disabile. Ci sarà una vera e propria estensione del numero dei giorni disponibili e anche l’introduzione di un congedo straordinario che si palesa sicuramente in modo più marcato flessibile per andare incontro alle esigenze di chi ha impellenti necessità di libertà.
A questo si aggiunga anche che il disabile avrà la possibilità di fare una sola visita, unica e sola appunto, dopo la quale non sarà più verificare se effettivamente il problema persiste oppure no. Se infatti il problema è congenito e ormai irreversibile, non è necessario effettuare continuamente visite che confermino il problema, creando disagi di spostamento del disabile e di organizzazione per il caregiver.
Cos’è il progetto Dopo di noi? E come si migliora adesso?
Il primo pensiero che tormenta quanti hanno un parente, soprattutto quando si tratta dei figli, con disabilità è relativo alla domanda: cosa succederà quando io non ci sarò più? Una domanda legittima, scontata potremmo dire, che suscita un interesse davvero crescente alla luce, che la società di oggi non ti permette di vedere in prospettiva futura quando si ha una disabilità con cui quotidianamente si fanno i conti.
Prova a pensare: se tuo figlio è soggetto a una grave disabilità e già immagini te a compiere la routine quotidiana che ormai si ripete in un modo irreversibile da sempre, farlo fino al giorno del tuo ultimo respiro diventa impossibile. E non è una vita condannata la tua, perché si parla di tuo figlio. Ti chiedi però chi si prenderà cura di lui.
Per questo motivo esiste un progetto, il Dopo di noi che ogni anno si arricchisce di dettagli importanti, attraverso i fondi che anche nel 2025 vengono versati per arricchire il programma destinandolo a tutti colore che hanno davvero bisogno, con l’obiettivo di garantire supporto e strutture a quanti, dopo un’assistenza di una vita dei propri genitori, alla loro dipartita non restino in balia del nulla.
Sperando in un futuro più semplice
E’ quello che tutti quelli che vivono in una condizione di continua emergenza, che vivono alla giornata e non sanno più cosa significa pianificare il futuro, pensano e sperano. La sicurezza di un familiare disabile è ciò a cui si sta cercando di arrivare, aiutandolo a vivere una vita quanto più possibile normale, senza difficoltà e ostacoli.
Oggi si palesano grandi novità, ma si attende comunque con grande ansia che tutto davvero si concretizzi e si arrivi a rendere meno complicata e decisamente più semplice la vita anche di un caregiver, perché non c’è niente di più frustrante che vedere soffrire un familiare tanto amato e non potere fare più di quello che è in nostro potere per mancanza anche e soprattutto di risorse economiche.