Incremento delle pensioni basse 2025: i numeri ufficiali e i beneficiari previsti

Se c’è un aspetto che mette sempre molta preoccupazioni alla luce anche di quelle che sono le difficoltà a cui vanno incontro spesso gli anziani, quella economica è senza dubbio quella che da sempre genera enormi perplessità e una necessità impellente di soluzione. Oggi sappiamo che ci potrebbero essere innumerevoli modi per rendere le pensioni minime più sostanziose, ma si tratta di un argomento su cui soffermarsi a lungo e senza trovare una concreta risoluzione.

Nel 2025, però, sembrerebbe esserci uno spiraglio di luce, attraverso il quale finalmente vedere in una prospettiva migliore e sicuramente più agevolata per gli anziani del nostro Paese, che dopo una vita trascorsa a lavorare potranno avere un maggiore aiuto da parte dello Stato Italiano, specie in quest’epoca durante la quale l’inflazione non sembra lasciare scampo.

Rivalutazione delle pensioni

Il vero cambiamento è già in atto e parte innanzitutto dal primo gennaio 2025, data a partire dalla quale le pensioni sono state investite da una rivalutazione molto importante, che ha permesso di ottenere uno 0,8% di aumento in più rispetto al 2024, ma ovviamente non è spettato a tutti, in modo uguale e allo stesso tempo sostanzioso.

Si tratta più che altro di un adeguamento, noto anche come perequazione, ma sempre meglio di niente, che aiuta i pensionati ad allineare quello che a loro è dovuto come pensione all’aumento del costo della vita, a causa dell’inflazione. In pratica, in particolar modo le pensioni minime, otterranno un trattamento maggiorato, per cui l’importo delle pensioni minime sarà di 603,40 euro mensili.

Chi sono i beneficiari assoluti di questo trattamento

Inoltre, c’è da aggiungere alla perequazione anche un incremento del 2,2% portando di fatto l’importo mensile della pensione minima maggiorata così a 603, 40 euro mensili, a una più moderata cifra di 616,67 euro. Alcuni sono convinti che di fronte a questo cambiamento non ci siano differenze sostanziali, ma, se si pensa che questo aumento possa cominciare a partire da queste piccole percentuali, per aumentare nel corso dei prossimi anni, anche per chi gode della pensioni minima, saranno possibili ulteriori e più sensibili miglioramenti. Ecco a chi tocca questo trattamento al momento:

  • chi gode della pensione minima
  • titolari di un assegno sociale

Questi sono tutti coloro ai quali l’INPS ha pensato di fare corrispondere l’aumento netto senza detrazioni o sconti di nessun tipo. Ovviamente, mano mano che la pensione aumenta, la perequazione diminuisce e la cosa serve per far capire l’attenzione con cui ci si sta muovendo per favorire chi non ha grandi guadagni e vive in grosse difficoltà ed enormi ristrettezze economiche.

Le modifiche introdotte nel 2025 rappresentano un passo significativo verso il miglioramento delle condizioni dei pensionati con redditi più bassi. Adeguando questi importi pensionistici si cerca solo di aumentare la capacità di acquisto di quanti si trovano a dover fare i conti con le conseguenze dell’inflazione e degli aumenti economici.

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